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Lo studio della musica greco romana antica chiede a chi fa ricerca di “ricostruire il suono” di quella musica, data l’esiguità dei reperti a disposizione. Abbiamo tre fonti: il ritmo della parola (la poesia dell’epoca è scritta per essere cantata); gli strumenti originali conservati al Louvre, le raffigurazioni molto ricche di particolari di strumenti e strumentisti nell’atto di suonare che ritroviamo sui vasi in rosso e nero; infine alcuni documenti su pietra o su papiro che riportano il testo poetico con una notazione musicale in cima alle parole.

“Athena” è una trascrizione per ensemble di flauti traversi, tratta da un testo poetico greco, scritto su di un frammento di papiro, con notazione musicale che segue l’andamento ritmico della poesia. Gli intervalli musicali sono quelli che naturalmente emette l’aulos, un doppio flauto con due intonazioni differenti, ma suonati contemporaneamente.

Lo riteniamo particolarmente adatto per rievocare il periodo greco- etrusco rappresentato nel Museo del Delta Antico di Comacchio dai reperti e dagli allestimenti che ci raccontano dell’Antica città di Spina.

 

Progetto “MIM – Museum in Music”

IX edizione del Concorso “Io amo i beni Culturali” Emilia-Romagna 

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